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Benvenuti a Filignano! Nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Filignano si presenta come una gemma incastonata tra le montagne. Questo pittoresco comune, composto da dodici borghi disseminati lungo tre valli, offre un viaggio affascinante tra paesaggi mozzafiato, tradizioni radicate e una storia millenaria. È la porta naturale per i viaggiatori che giungono da Napoli o Roma, grazie alla sua posizione strategica e al facile accesso. I suoi dodici borghi, Bottazzella, Cerasuolo, Cerreto, Collemacchia, Franchitti, Frunzo, Lagoni, Mastrogiovanni, Mennella, Selvone, Valerio e Valle, sono disseminati lungo tre valli principali che si susseguono dalla conca di Filignano (460 m s.l.m.) fino ai primi contrafforti del Monte Marrone (1805 m s.l.m.). La provinciale che attraversa il comune si snoda tra i terrazzamenti di un antico paesaggio rurale penetrando in un ambiente via via più selvaggio. Oltrepassato il pianoro di Selvone, infatti, la strada si incunea nella gola del Rio Chiaro, per poi aprirsi allo scenario delle Mainarde, autentica perla naturale dell'Appennino centro-meridionale. Una fitta rete di sentieri penetra attraverso i boschi, accompagnata da muriccioli in pietra ed edicole votive. Tracce di fortificazioni medievali si ergono quasi inghiottite dal bosco, verso il parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Il territorio è impreziosito dal Parco delle Pietre, un’area candidata al Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali grazie alla maestria con cui i filignanesi hanno preservato la tradizione della pietra a secco. Tra i boschi del territorio si possono ammirare i thòlos, antichi ricoveri pastorali costruiti interamente in pietra, che ricordano le strutture della Grecia antica. Il paesaggio di Filignano è caratterizzato da dolci colline, terrazze montuose e i celebri muriccioli in pietra a secco, un simbolo del lavoro dell’uomo in armonia con la natura. Questi muretti, insieme alle edicole votive decorate con maioliche napoletane, abbelliscono la strada provinciale e alcuni sentieri che attraversa il comune, regalando scorci incantevoli delle Mainarde. Vi invitiamo a scoprire Filignano scaricando sui vostri dispositivi mobili la web app visit filignano che vi accompagnerà attraverso le bellezze, gli itinerari e il fascino del suo territorio!
Filignano ha origini che si perdono nel medioevo. Di certo il "Chronicon Vulturnense", un'antica cronaca dei monaci di San Vincenzo al Volturno (XII secolo), lo cita, trattando di un istrumento del luglio del 962, col nome di Fundiliano, nome tramutato poi, nel corso dei secoli, in quello di Fondemano. Esso fece parte dei possedimenti della potentissima abbazia di San Vincenzo come, peraltro, dimostrano i resti di fortificazioni risalenti a quel periodo. Cerasuolo, una delle sue attuali frazioni, trova parimenti origine nel 962, anno in cui l'abate di San Vincenzo lo dava "a livello" per metterlo a coltura. Varie vicende feudali portarono Filignano prima alla famiglia Montaquila poi ai duchi di Miranda che lo conservarono fino all'eversione della feudalità. I feudatari di Filignano promossero la colonizzazione di questo territorio fin dal XVI secolo, e molti degli attuali borghi traggono il nome dai primi coloni. Filignano appartenne alla Terra di Lavoro. Nel 1840 fu dichiarato Comune autonomo e nel 1861 aggregato alla Provincia di Molise, nel Circondario d'Isernia, restando alla dipendenza mandamentale di Venafro, aggregata pur essa al Molise. A seguito dell'Unità d'Italia anche a Filignano fu attivo il brigantaggio postunitario, l'area divenne teatro di vessazioni ed eccidi, perpetrati dalla banda Fuoco, di conflitti con la Guardia Nazionale e di esecuzioni sommarie ordinate dagli ufficiali dell'esercito che conducevano la repressione. A seguito degli scontri coi briganti 18 persone tra carabinieri, militi della Guardia Nazionale di Filignano e civili, tra cui un sacerdote, furono premiati dal Ministero dell'Interno con la menzione onorevole (poi medaglia di bronzo al valore civile). Nel 1882 il comune si accrebbe per l'aggregazione della frazione di Cerasuolo che fino a quel momento aveva fatto parte del comune di Rocchetta; cominciavano, intanto, le forti emorragie migratorie verso le Americhe, prima, e il centro Europa, poi. Tra l'autunno del 1943 e la primavera del 1944, Filignano trovandosi sulla "Linea Gustav", che i Tedeschi, in ritirata verso Cassino, avevano presidiato per resistere all'avanzata delle forze alleate, subì il fuoco, la distruzione e i lutti del fronte bellico. Nell'autunno del 1943, durante la campagna d'Italia, l'esercito tedesco era attestato su una linea difensiva naturale che andava da Minturno ad Ortona seguendo il corso dei fiumi Garigliano, Volturno e Sangro, attraversando in pieno il territorio molisano. I tedeschi avevano dato il nome di linea Gustav a tale linea di fortificazione naturale che si appoggiava ad una serie di quote presenti nel territorio: Montecassino, Monte Sammucro, Monte Pantano, Monte Marrone. Fu proprio Monte Pantano, una di queste quote, ad essere investita da violenti e sanguinosi combattimenti per la sua conquista. Filignano e le sue frazioni di Lagoni, Mastrogiovanni e Cerasuolo pagarono un grande tributo con la morte di molti civili ed estese distruzioni. La battaglia di monte Pantano si svolse dal 29 novembre al 9 dicembre del 1943 e vide protagonisti la 34ª divisione americana Red Bull e la 30ª divisione tedesca B Alkan e il Corpo Spedizione Francese che subirono notevoli perdite. Filignano ha ottenuto la Medaglia di bronzo al merito civile a ricordo delle sofferenze patite dalla popolazione di un territorio che subì devastazioni e angherie di ogni genere durante la Seconda guerra mondiale. Potete osservare il monumento ai caduti. Potete proseguire la vostra visita alla bella chiesa della Santissima Immacolata Concezione.
Filignano è un luogo ricco di storia e tradizione, e ciò si riflette anche nella presenza delle sue chiese. Questi luoghi di culto rappresentano non solo dei punti di riferimento spirituali per la comunità filignanese, ma anche veri e propri gioielli architettonici. Siete di fronte alla chiesa madre di Filignano che fu edificata per volontà della Duchessa di Miranda, con atto notarile del 1757. La Chiesa della Santissima Immacolata Concezione a Filignano è un gioiello architettonico. La sua facciata, in alcuni punti policroma, si erge su una piccola piazza. La Chiesa è uno dei principali luoghi di culto presenti nel comune di Filignano, situato in provincia di Isernia, nella regione del Molise. Sorge in una posizione panoramica che permette di godere di una splendida vista sul paesaggio circostante. All'interno della Chiesa è possibile ammirare pregevoli opere d'arte sacra, che testimoniano la ricchezza artistica e culturale della zona. La Chiesa è un luogo di ritrovo per la comunità religiosa di Filignano, che vi si riunisce per celebrare le funzioni liturgiche e partecipare alle preghiere. La sua architettura tradizionale e il suo stile la rendono una meta imperdibile per i visitatori che desiderano immergersi nella storia e nella spiritualità del Molise. È dunque un luogo di culto di grande importanza per la popolazione locale e per chiunque sia interessato alla tradizione e alla religiosità della regione. Vi invitiamo, poi, a scoprire gli altri edifici religiosi collocati nelle frazioni del territorio. La chiesa del Santissimo Crocifisso ubicata nella frazione di Selvone è visibile dalla strada provinciale Atinense. Si erge nel punto più alto del centro storico e la sua costruzione risale allo stesso periodo nel quale fu edificata la chiesa di Filignano (XVIII secolo). A Selvone potete visitare anche la chiesetta dedicata alla Madonna del Morzone. Proseguendo verso la frazione di Cerasuolo potete visitare la chiesa parrocchiale intitolata a San Pasquale Baylon (protettore dei congressi eucaristici e delle donne in cerca di marito), imponente nelle dimensioni. Fu voluta dall'ultimo feudatario di Cerasuolo, il duca Pasquale Marotta, deceduto nel 1884. La costruzione dell'edificio in stile neoclassico fu iniziata alla fine del XIX secolo, ma ultimata solo trent'anni dopo. L'imponente facciata è lunga oltre 20 metri. Parzialmente distrutta dal secondo conflitto mondiale, fu completamente restaurata grazie alla sollecitudine dell'allora abate di Montecassino, Gregorio Diamare. Visitare queste chiese significa immergersi nella storia e nella spiritualità del paese, scoprendo le tradizioni religiose che ancora oggi animano la vita della comunità filignanese. Inoltre, il territorio di Filignano è caratterizzato dalla presenza di numerosissime edicole votive. Se ne contano diverse decine, disseminate dalla devozione popolare lungo le antiche vie vicinali che percorrono le campagne da un borgo all'altro. Spesso sono impreziosite da raffinate maioliche di scuola napoletana. Nel centro storico di Filignano e nelle sue varie frazioni si possono osservare le varie architetture civili che raccontano il territorio.
Filignano vanta una lunga storia che risale all’epoca longobarda, come testimoniano le antiche fortificazioni. Il nome originario, Fundiliano, si è evoluto nel tempo fino a quello attuale. Filignano è un luogo che affascina per la sua storia, il suo ambiente naturale unico e le sue tradizioni architettoniche. Il patrimonio storico racconta le origini del paese e ne testimonia l'evoluzione nel corso dei secoli. Le costruzioni dei borghi di Filignano appaiono il risultato di successive aggregazioni. I fabbricati comprendevano spesso anche le stalle, le cantine e i fondaci utilizzati per varie occorrenze. Il materiale da costruzione è sempre quello rinvenibile in loco: la pietra calcarea. I muriccioli in pietra a secco connotano in modo evidente il paesaggio di Filignano. Le "macere", costruite fin dal Medioevo da molte generazioni di uomini con i sassi estratti nell'opera di dissodamento dei campi, terrazzavano intere montagne recuperando i pendii alla coltivazione. Essi svolgono, tra l'altro, un'importante funzione di protezione idrogeologica. A tal proposito c’è da dire che Filignano è noto per i suoi muretti in pietra a secco tanto da essere stata approvata la candidatura del Parco delle Pietre nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali. In tale ambiente naturale troviamo anche i thòlos, antiche strutture in pietra a secco costruite dai contadini per ripararsi dal freddo. Perdute tra i boschi di Filignano vi sono decine di queste antiche manifatture in pietra chiamate dal popolo locale "pagliar" simili ai thòlos o ricoveri pastorali rinvenibili nell’antica Grecia. Sono capanne di pietra montata a secco, di forma tronco conica culminanti in volte mirabilmente intessute. La tecnica costruttiva è antichissima. Un’altra perla da non perdere è il Museo Combat Road a Cerasuolo, dedicato agli eventi della Seconda Guerra Mondiale, che raccoglie reperti e memorie curati con passione da un gruppo di appassionati. È da visitare! Ed è proprio il luogo ad aver fatto nascere qui questo museo. Nel territorio compreso tra la valle del Volturno e le Mainarde (territorio nel pieno della Linea Gustav) vi sono stati numerosi eventi legati alla Seconda guerra mondiale e l’associazione Combat Road, nata nel 2016, si prefigge di farli scoprire ai visitatori che ne avranno la curiosità, anche facendola nascere in chi, invece, non è particolarmente attratto da fatti di guerra. Negli spazi dedicati sono custoditi numerosi reperti bellici, documenti, fotografie, uniformi e attrezzature di vario genere. Ulteriori musei presenti nel territorio di Filignano sono: il Museo per la memoria storica del territorio, il Museo Mario Lanza, il Museo dell’Arte contadina e il Museo dell’Emigrazione.
La cultura gastronomica di Filignano è ricca di piatti tipici e tradizioni culinarie che rappresentano l'autenticità e l'identità del luogo. La cucina filignanese si basa su ingredienti semplici ma di alta qualità, provenienti principalmente dal territorio circostante. Tra i piatti tipici troviamo gli abbuoti, involtini di interiora di agnello, la polenta e il tordiglione con verdure selvatiche, piatti semplici ma ricchi di sapore. I prodotti tipici includono la ventricina, il caciocavallo impiccato, i piatti al tartufo, la pampanella (maiale piccante al forno) e dolci come i mostaccioli molisani e le ostie ripiene di Agnone. Nella zona sono tipici anche i fagioli bianchi e i formaggi locali. Di seguito un elenco più dettagliato dei prodotti tipici e delle specialità legate al territorio. Per i salumi: Ventricina, un insaccato di maiale piccante, molto apprezzato nella cucina molisana. Saggicciotto e Sfarriccio, altri salumi tipici della zona di Isernia. Per i formaggi: Caciocavallo impiccato, una particolare preparazione del caciocavallo, legato e appeso per la stagionatura. Poi Burrino, Pecorino, Mozzarella, Caciocavallo e Stracciata: formaggi locali della provincia di Isernia. Primi piatti e piatti principali: piatti al tartufo, sia il tartufo nero che il tartufo bianco sono prodotti importanti del Molise. La Pampanella, carne di maiale piccante cotta al forno, tipica della regione. La Pezzata, una zuppa a base di pecora, tipica delle zone montane. Sagne e fagioli “a murrecene”, un piatto che include la "sagna" (pasta) e fagioli tondi e bianchi, coltivati localmente. Per i dolci: i Mostaccioli molisani, un dolce tradizionale. Le Ostie ripiene di Agnone: un dolce tipico della vicina Agnone. La Cicerchiata e il Cocerozzo sono dolci tipici della provincia di Isernia. Filignano include anche la produzione di vini pregiati, grazie alla presenza di vigneti nella zona circostante. I vini locali, come il Falerno del Massico e il Tintilia del Molise, sono apprezzati per la loro qualità e caratteristiche. In conclusione, la cultura gastronomica di Filignano offre una varietà di piatti tipici e tradizioni culinarie che valorizzano i prodotti locali e rappresentano un patrimonio da preservare e promuovere. Per degustare o acquistare questi prodotti tipici, vi consigliamo di visitare i vari punti vendita del territorio, i ristoranti, le trattorie e le sagre locali, come ad esempio gli eventi legati al tartufo o ai prodotti di nicchia. Numerose sono le strutture del territorio di Filignano che offrono ospitalità ai turisti.
Numerosi sono gli eventi e le manifestazioni che caratterizzano l’offerta culturale e turistica del territorio di Filignano. Ecco un breve elenco. Il Festival internazionale della canzone lirica, Omaggio a "Mario Lanza", dal 10 al 14 agosto. Da non perdere è l’evento annuale che omaggia il celebre tenore di origini filignanesi. Questo appuntamento, attivo dagli anni ’90, trasforma il borgo in un palcoscenico per la musica lirica, attirando visitatori da tutta Italia con concerti e spettacoli lirici che si svolgono nel cuore della zona delle Mainarde. A Filignano l’8 settembre si festeggiano e celebrano la Santa Vergine Maria e Sant'Antonio da Padova. Il tradizionale appuntamento con il "Falò" natalizio è affascinante e si svolge la sera del 24 dicembre a Filignano Centro, nelle frazioni di Selvone e di Cerasuolo. Ogni notte di Natale si tiene nella piazza centrale del paese un falò in concomitanza con la celebrazione della messa. Il fuoco di Natale è un'occasione molto sentita dalla comunità locale. In origine il falò era il risultato di ceppi e legna portati ed accatastati in piazza da ciascuna famiglia. Da vedere è la caratteristica processione del Venerdì Santo di Filignano. La Festa patronale di Sant’ Anna, patrono della frazione di Selvone, che si svolge il 26 luglio. La Festa patronale di San Pasquale di Bayoln, patrono della frazione di Cerasuolo, che si svolge durante il primo fine settimana di agosto. Il percorso enogastronomico di Selvone che si svolge durante il periodo estivo ed offre la possibilità di gustare specialità locali come soffritto, ravioli selvonsi, sagne e ceci, polenta e salsiccia, e include anche musica popolare itinerante.
Il Comune si trova all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, quindi in un ambiente naturale suggestivo e salubre. Molte delle specie di flora e fauna più rare d'Europa trovano riparo in questa regione coperta di vegetazione. Il territorio è ammantato da una vegetazione lussureggiante che, specie in maggio, si presenta di un verde intensissimo. La sua particolare biodiversità appare in tutta la sua ricchezza in autunno quando il bosco s’incendia del rosso degli aceri montani e dei ciliegi, del giallo degli aceri campestri, e del porpora dei peri selvatici. Nella bella stagione prati e boschi sono percorsi da delicate fioriture. La fauna presente sul territorio è quella degli ambienti forestali delle Mainarde e più in generale del Parco. Tra i grandi mammiferi, infaticabile battitore dei monti è il cinghiale; il capriolo, invece, timido e grazioso, si muove discretamente nel sottobosco. I cervi, in costante espansione nel territorio delle Mainarde, pascolano maestosi nelle radure più tranquille mentre il gatto selvatico dimora negli anfratti più remoti. Dei grandi predatori, invece, è il lupo il signore dei boschi di Filignano. Innumerevole è l’avifauna: dai fringillidi al picchio verde, dai codibugnoli al falco lanario, al nibbio bruno, dalle cince all’allocco, al gufo. Dopo la frazione di Cerasuolo vi è il bosco delle Mainarde che ha luoghi incantati, e per la vegetazione e per la fauna. I sentieri naturali offrono l'opportunità di esplorare la bellezza incontaminata dell'area circostante, attraversando fiumi, laghi e antichi borghi medievali. Gli amanti del trekking troveranno numerosi itinerari adatti a tutte le esigenze, dai più semplici ai più impegnativi. Si potrà camminare tra boschi rigogliosi, pascoli verdi e fiumi cristallini, godendo di panorami mozzafiato sulla vallata sottostante. Le Mainarde offrono anche la possibilità di praticare attività all'aria aperta come il birdwatching e l'arrampicata. Inoltre, Filignano ospita annualmente la Mainarde Bike Race, una gara ciclistica che richiama appassionati da tutte le regioni italiane. Questo evento è una celebrazione della storia e della tradizione ciclistica della regione, offrendo ai partecipanti l'opportunità di sfidarsi su percorsi stimolanti e affascinanti. La Mainarde Bike Race è una competizione ciclistica che si svolge a Filignano da oltre vent'anni, rappresentando una vera e propria tradizione per il paese. Questa gara ha radici storiche profonde, poiché nasce come omaggio agli antichi pastori che, sin dai tempi più remoti, percorrevano le montagne della Mainarde. La storia della Mainarde BikeRace è fatta di coraggio e passione, con numerosi ciclisti che si sono sfidati lungo i tortuosi sentieri di questa affascinante catena montuosa. La gara ha saputo conservare nel tempo l'essenza delle tradizioni locali, diventando un evento atteso da appassionati e professionisti provenienti da ogni parte d'Italia. Ogni anno, la Mainarde Bike Race riunisce centinaia di partecipanti pronti a mettersi alla prova su percorsi mozzafiato e a vivere un'esperienza indimenticabile immersi nella natura incontaminata di Filignano. I percorsi naturali di Filignano offrono un'esperienza unica per gli amanti della bicicletta, immergendoli in paesaggi incantevoli e montagne mozzafiato. Filignano fa parte della rete turistica del Passaporto del Molise e si apre ai viaggiatori come una tappa imperdibile per chi cerca autenticità e connessione con la natura. Le esperienze guidate offerte ai turisti, che si possono consultare dal calendario del sito passaportodelmolise.com/filignano/ includono escursioni tra i Boschi delle Mainarde, laboratori artigianali e gastronomici e visite ai thòlos, per scoprire un territorio che racconta storie antiche. Filignano è il luogo ideale per praticare i vari sport dedicati all’outdoor. Altra peculiarità di Filignano è il Varvarusa Golf Club, situato nella frazione di Valle, costituito nel 1998 su iniziativa di alcuni cittadini di Filignano emigranti di ritorno da Scozia, Germania e Canada. Il Varvarusa Golf Club gestisce un percorso di nove buche che rappresenta un punto di riferimento per il golf in Molise. Filignano, con il suo mix unico di bellezze naturali, storia e cultura, è un invito a esplorare il Molise più autentico, collezionando ricordi indelebili.
Grazie alla sua posizione geografica, immersa nelle affascinanti montagne della Mainarde, offre una vasta gamma di percorsi ciclabili adatti a tutti i livelli di esperienza. I ciclisti possono godere di panorami mozzafiato mentre pedalano lungo strade panoramiche che attraversano boschi secolari e paesaggi incantevoli. La riscoperta di un turismo lento in bicicletta è il progetto realizzato dal Comune di Filignano che promuove un turismo lento e sostenibile attraverso l’infrastrutturazione di percorsi cicloturistici, la creazione di una webapp interattiva, eventi tematici e l’installazione di servizi digitali per ciclisti. Filignano valorizza le sue risorse storiche, ambientali e gastronomiche con un’offerta cicloturistica pensata per tutte le età. Al servizio dei turisti ci sono audioguide in italiano e inglese, QRCODE nei punti di interesse, colonnine di ricarica fotovoltaiche e stazioni di manutenzione Velofix. Gli eventi cicloturistici saranno strumenti di coinvolgimento di scuole, famiglie e associazioni. L’obiettivo è far emergere l’identità locale e rendere Filignano una destinazione simbolo del cicloturismo. Il progetto “La riscoperta di un turismo lento in bicicletta” Comuni in bici, Comunità più Smart, è stato finanziato con il contributo del ministero dello Sport e per i Giovani “Sport e Salute” in collaborazione con l’ANCI e dal Comune di Filignano. Inoltre, tutti i dati del progetto Bici in Comune di Filignano potranno essere scaricati dal sito sportesalute.eu/bicincomune/comuni/filignano. Gli eventi e le attività collaterali sono un'ottima occasione per vivere appieno la passione per la bicicletta a Filignano. Durante l'anno, la città ospita numerosi eventi dedicati ai ciclisti, come raduni e gare amatoriali. Queste manifestazioni offrono l'opportunità di mettersi alla prova e di socializzare con altri appassionati. Inoltre, Filignano offre anche una vasta gamma di attività collaterali legate al ciclismo. È possibile partecipare a tour guidati per esplorare i dintorni in sella alla bicicletta, oppure noleggiare una mountain bike e avventurarsi per i sentieri panoramici. Per chi desidera migliorare le proprie abilità, sono disponibili anche corsi di tecnica di guida in mountain bike. Inoltre, non mancano negozi specializzati dove è possibile acquistare accessori e attrezzature per il ciclismo. Insomma, a Filignano c'è davvero tutto il necessario per vivere appieno la passione per la bicicletta. Le escursioni e la natura sono quindi un binomio perfetto per coloro che desiderano vivere un'esperienza autentica alla scoperta delle meraviglie naturali delle Mainarde e dei dintorni di Filignano. Vi invitiamo a scoprire Filignano scaricando sui vostri dispositivi mobili la web app visit filignano che vi accompagnerà attraverso le bellezze, gli itinerari e il fascino del suo territorio!